Fonte: Report24, Heinz Steiner
Grazie all’aumento della percentuale di anidride carbonica nell’atmosfera, il nostro pianeta si sta rinverdendo molto più di quanto si pensasse in precedenza. Lo dimostra uno studio spagnolo appena pubblicato. Tuttavia, il mainstream ignora questa tendenza al rinverdimento perché non rientra nella narrazione globalista dell’aumento malvagio della CO2.
Mentre i mainstreamer continuano a diffondere la propaganda climatica globalista e a blaterare di “estati siccitose”, mesi primaverili presumibilmente “più caldi” e simili, una nuova ricerca mostra uno sviluppo interessante. Gli scienziati spagnoli hanno fatto una scoperta interessante con lo studio“Uncovering true significant trends in global greening“: la Terra si sta rinverdendo più di quanto gli studi precedenti ci avessero fatto credere – uno sviluppo che viene sistematicamente nascosto dalle élite globaliste e dai loro portavoce mediatici.
Il grande silenzio che circonda l’ecologia globale
I ricercatori dell’Università di Malaga e del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo dimostrano nei loro studi che il 38% della superficie terrestre del nostro pianeta ha registrato un aumento significativo della vegetazione negli ultimi decenni. Più di tre quarti di questi cambiamenti sono un trionfo della natura: le foreste si espandono, le steppe fioriscono e i deserti si ritirano. Tuttavia, questo studio non è degno di essere riportato al mainstream. Perché questa tendenza al rinverdimento, basata su dati satellitari inconfutabili, viene sistematicamente ignorata?
L’inverdimento globale dovuto all’aumento della CO2 raggiunge nuovi livelli “sorprendenti” | Chris Morrison, The Daily Skeptic Ma i media tradizionali non ve ne parlano Sono emerse nuove prove significative di un aumento diffuso e significativo della vegetazione vegetale in tutta la Terra a causa del recente aumento della CO2.
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Il vero eroe dell’ambiente: l’anidride carbonica
La CO2, demonizzata come il demone dei tempi moderni, si sta rivelando la linfa vitale di un rinascimento ecologico globale. Uno studio della NASA del 2016 ha rivelato che l’effetto di fertilizzazione della CO2 è responsabile del 70% del rinverdimento globale – gli sviluppi positivi sono evidenti in tutto il mondo. La CO2 è il motore principale di questo sviluppo. Un aspetto che anche altri due studi (vedi qui e qui) chiariscono.
Gli effetti sull’agricoltura non sono meno interessanti: un aumento dei livelli di CO2 di appena 1 ppm aumenta le rese del mais dello 0,4%, quelle della soia dello 0,6% e quelle del grano di ben l’1%. Una migliore resa delle colture contribuisce anche alla sicurezza alimentare globale.
La verità taciuta dietro la “crisi climatica”
Mentre le élite, da Davos a Bruxelles, chiedono misure sempre più drastiche per ridurre le emissioni di CO2, i dati rivelano una realtà che mette in ridicolo la loro narrazione catastrofica:
- Nell’Africa subsahariana, dove le carestie hanno afflitto la popolazione per decenni, i deserti si stanno ritirando e la vegetazione sta spuntando. I dati satellitari mostrano una chiara tendenza all’inverdimento.
- Le piante raffreddano l’ambiente attraverso l’evapotraspirazione, un meccanismo naturale che ha mitigato il riscaldamento globale di circa 0,2-0,25 gradi Celsius dagli anni Ottanta. La natura si regola da sola.
- L’aumento della produttività delle piante assicura cibo all’umanità. Mentre le élite globaliste parlano di proteine di insetti e di fare a meno della carne, la CO2 fornisce la base per una maggiore resa.
Questi sviluppi contraddicono le narrazioni dogmatiche dei fanatici del clima, secondo cui la CO2 è il male fondamentale del mondo.
La scomoda verità per l’industria del clima
I dati sono chiari: uno studio pubblicato su Nature Reviews Earth & Environment nel 2023 conferma che l’anno scorso la vegetazione globale ha raggiunto la terza densità più alta da quando sono iniziate le registrazioni satellitari. Il nostro pianeta sta diventando sempre più verde, un fatto che sta gettando l’industria multimiliardaria del clima in una crisi esistenziale.
Questo sviluppo minaccia le fondamenta di un’agenda basata sulla paura, sul controllo e sulla ristrutturazione economica. È una coincidenza che gli effetti positivi della CO2 siano sistematicamente nascosti? Oppure l’attenzione unilaterale alla catastrofe climatica serve a imporre un nuovo ordine mondiale distopico in cui l’energia diventa un bene di lusso?
La resilienza della natura
Le prove scientifiche dell’inverdimento globale ci sono. La CO2 non è un cattivo, ma un catalizzatore per la vita sul nostro pianeta – come ho già notato nel mio libro“La CO2 non è il nostro nemico“. Rafforza gli ecosistemi naturali, promuove la crescita delle piante e assicura cibo all’umanità.
La rivoluzione verde che si sta svolgendo sotto i nostri occhi è una testimonianza della resilienza della natura e illustra la sua capacità di adattamento. Il clima cambia da sempre, con periodi caldi seguiti da periodi freddi. Mentre molte specie vegetali si sono estinte, altre si sono evolute. È così che va il mondo. E anche gli esseri umani, che sono sopravvissuti all’ultima era glaciale, faranno i conti con gli sviluppi attuali.





