Medici responsabili delle lesioni causate dai vaccini COVID-19

Medici responsabili delle lesioni causate dai vaccini COVID-19- 2

Con una sentenza del 30 gennaio 2025, la Corte di Giustizia Europea (CGUE) ha dimostrato che i medici che hanno effettuato le iniezioni di COVID sono gli unici responsabili delle conseguenze dei vaccini sui loro pazienti.

L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) è l’ente normativo centralizzato dell’UE responsabile della valutazione della sicurezza, dell’efficacia e della qualità dei farmaci, compresi i vaccini, prima che possano essere autorizzati per l’uso nell’UE. Prima che un vaccino (come Spikevax o Comirnaty) possa essere commercializzato, l’EMA conduce una rigorosa valutazione scientifica basata sui dati degli studi clinici, sugli standard di produzione e su altre informazioni rilevanti presentate dall’azienda farmaceutica. Se l’EMA stabilisce che il vaccino soddisfa gli standard necessari, raccomanda la concessione di un’autorizzazione all’immissione in commercio (AMM), che viene poi formalmente approvata dalla Commissione Europea. Questa autorizzazione consente al vaccino di essere venduto e distribuito legalmente negli Stati membri dell’UE.

Frajese, un medico italiano, ha contestato le autorizzazioni all’immissione in commercio (AMM) per Spikevax di Moderna e Comirnaty di Pfizer/BioNTech, concesse nell’ottobre 2022, che hanno sostituito le AMM condizionali del 2020 e 2021. Rappresentato dagli avvocati Olga Milanese e Andrea Montanari, Frajese ha chiesto l’annullamento, sostenendo che queste AMM imponevano ai medici obblighi indebiti di valutazione della sicurezza dei vaccini, esponendoli a responsabilità per effetti avversi. La Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso in quanto irricevibile, confermando la mancanza di legittimazione ad agire in quanto le AMM, dirette a Moderna e BioNTech, non incidevano direttamente sulla sua situazione giuridica né imponevano obblighi a lui in quanto medico.

La sentenza del tribunale ha chiarito che la prescrizione medica è, ed era, obbligatoria per la somministrazione di questi vaccini, come stabilito negli allegati dell’AMM, rafforzando la responsabilità dei medici nel loro ruolo di protettori dei pazienti. L’aspetto cruciale è che viene affermata la libertà dei medici di scegliere se prescrivere o somministrare i vaccini, o addirittura il diritto di sconsigliarli, sulla base del loro giudizio professionale nell’interesse del paziente. Questa libertà, ha sottolineato la CGUE, significa che i medici sono responsabili civilmente e penalmente solo per le loro azioni specifiche – prescrivere o somministrare – piuttosto che per la mera esistenza degli AMM. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), e non i singoli medici, è l’unica istituzione responsabile della verifica della sicurezza e dell’efficacia dei vaccini prima dell’autorizzazione, limitando il ruolo dei medici all’applicazione clinica.

Questa decisione ha profonde implicazioni. Mette in discussione i procedimenti disciplinari e penali contro i medici che si sono opposti alle vaccinazioni Covid, smontando potenzialmente le accuse contro di loro in Italia e altrove, dove i giudici nazionali sono vincolati dalle sentenze della CGUE. Al contrario, attribuisce una responsabilità significativa ai medici che hanno vaccinato senza esitazione, rischiando eventi avversi a causa di un’inadeguata valutazione del rischio o della mancata emissione di prescrizioni, spesso assenti durante milioni di somministrazioni, rendendole illegittime (contra legem). Questa assenza invalida lo “scudo penale” che ha lo scopo di proteggere gli operatori sanitari, in quanto si applica solo quando i vaccini sono somministrati secondo le linee guida autorizzative, comprese le prescrizioni e i corretti dosaggi, che sono stati spesso disattesi.

Il team legale di Frajese, consapevole delle scarse possibilità di superare gli ostacoli all’ammissibilità, ha portato avanti il caso per esaurire le opzioni di ricorso ed evidenziare i problemi sistemici. Milanese ha sottolineato la loro ampia preparazione, compresa la compilazione di studi scientifici con il professor Marco Cosentino, farmacologo, per sostenere che il processo di autorizzazione degli AMM violava i regolamenti dell’UE e i principi di precauzione. Sebbene la CGUE non abbia esaminato questi meriti, l’affermazione dell’autonomia dei medici è stata una “vittoria secondaria”. Milanese ha suggerito che questo potrebbe spingere la Federazione medica italiana (Fnomceo), che storicamente ha spinto le campagne di vaccinazione, a riconsiderare la sua posizione e ad affrontare i danni ai medici disciplinati per l’opposizione, allineandosi al Giuramento di Ippocrate.

La sentenza solleva anche preoccupazioni più ampie sulla trasparenza del processo di autorizzazione dei vaccini. I contratti redatti tra l’UE e i produttori, che limitano l’accesso dei regolatori e dei parlamentari ai dati critici sugli effetti collaterali e alle clausole di responsabilità che favoriscono le aziende, sono stati ripresi in un caso francese da BonSens.org, dove sono stati forniti solo contratti redatti. Questa opacità ha alimentato la sfiducia dell’opinione pubblica: secondo un sondaggio France-Soir/BonSens.org, l’80% dei cittadini francesi ritiene che il governo dia la priorità ad altri interessi. A livello internazionale, personaggi come Trump e Robert Kennedy Jr. hanno riferito di aver preso in considerazione il ritiro di questi AMM a causa degli effetti collaterali.

Per le battaglie legali in corso, in particolare per quanto riguarda gli operatori sanitari sospesi o licenziati, i principi della CGUE potrebbero influenzare i risultati se i casi invocano correttamente le violazioni del diritto dell’UE rispetto ai mandati nazionali. Milanese spera che l’inchiesta parlamentare Covid in Italia faccia leva sulla sentenza e sulla sua documentazione per esaminare la campagna di vaccinazione.

La decisione della Corte sottolinea il dovere etico dei medici di dare priorità alla salute dei pazienti, dimostrando la responsabilità dei medici in tutta l’UE.

Per saperne di più:
Buongiornosuedtirol.it

Corte di giustizia europea

Francesoir

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