Il3 settembre Naomi Wolf ha presentato le scoperte documentate nel libro 2024 The Pfizer Papers in un’audizione al Parlamento europeo tenuta dalla deputata tedesca Christine Anderson. Presentando il libro come “la pistola fumante” del lancio di iniezioni di covid-19 da parte di Pfizer e BioNTech, ha riassunto in un’ora di presentazione 450.000 pagine analizzate da oltre 3500 scienziati di tutto il mondo.
Come sottolinea la curatrice del libro, Naomi Wolf, la Pfizer non ha presentato alcuna accusa contro le scoperte dalla loro pubblicazione, avvenuta un anno e mezzo fa; ciò significa che non è in grado di confutare i risultati devastanti degli esperimenti che sono stati tenuti nascosti al pubblico per 75 anni.
Con il pretesto di un salvataggio eroico da parte di un’azienda farmaceutica gigante, la terapia genica è stata lanciata mentre l’azienda lo sapeva:
- non impedirebbero la diffusione della malattia
- l’iniezione non sarebbe rimasta nel muscolo deltoide
- si sarebbe distribuito in tutto il corpo entro 48 ore
- dalle nanoparticelle lipidiche contenute negli ingredienti attraverserebbero la barriera emato-encefalica
- degli effetti collaterali degli studi in cui sono stati osservati danni al cuore come miocardite e pericardite, eventi neurologici, danni immunitari, danni agli occhi, aborti spontanei, emorragie eccessive di lunga durata, mialgie, dolori articolari, covirus e altre malattie respiratorie, ecc.
- l’iniezione provocherebbe la fuoriuscita di sangue dai riceventi
- i bambini che allattano sarebbero in pericolo se allattati al seno da madri sottoposte a iniezione
- ecc.
Naomi Wolf, parlando dei suoi antenati ebrei e dei parenti morti nei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale, ha trovato una scioccante somiglianza con i documenti storici nazisti di denuncia medica.
I documenti della Pfizer rivelano una “attenzione a 360 gradi” nei confronti della riproduzione umana, in quanto emerge “un’attenzione schiacciante nel rovinare la riproduzione umana”. Un fatto che lascia la naturale impressione di un’arma biologica destinata alla riduzione della popolazione. – Perché altrimenti i documenti che riportano gli esperimenti su un “vaccino contro un virus respiratorio” si concentrerebbero così tanto sugli effetti dannosi sul sistema riproduttivo umano?
Mentre questa domanda sconcertante riecheggia per tutti coloro che ascoltano (e leggono) queste scioccanti rivelazioni, resta da vedere le ulteriori azioni che seguiranno all’udienza.