Spagna: Sanzioni di blocco La Corte costituzionale annulla lo stato di allarme di Covid e quasi 100.000 multe

Spagna: Sanzioni di blocco La Corte costituzionale annulla lo stato di allarme di Covid e quasi 100.000 multe- 2

La sentenza della Corte Costituzionale spagnola, che ha dichiarato incostituzionali diverse disposizioni dello stato di allarme 2020, ha innescato un’ondata di annullamenti di sanzioni. Secondo il Ministero delle Politiche Territoriali e della Memoria Democratica, al 3 settembre 2025, un totale di 92.278 multe erano già state ufficialmente revocate – segnando una pietra miliare nella rivalutazione legale delle politiche pandemiche.

Fonte: Nachrichten.es; 05 ottobre 2025

Inversione di uno stato di eccezione legale

Durante le rigide chiusure del primo stato di allarme nella primavera del 2020, oltre un milione di multe sono state comminate a livello nazionale ai cittadini che hanno violato le restrizioni alla mobilità allora esistenti. Con la nuova sentenza, una parte significativa di queste misure è ora considerata nulla. Gli esperti stimano che complessivamente potrebbero essere colpiti più di un milione di casi.

La maggior parte delle sanzioni imposte sono state proposte dalle forze di sicurezza nazionali e successivamente elaborate dalle sottodelegazioni governative che fanno capo al ministero guidato da Ángel Víctor Torres. Le 93.000 multe annullate finora rappresentano solo la prima fase delle conseguenze legali di questa storica decisione.

Violazione dei diritti fondamentali attraverso la limitazione della libertà di circolazione

La Corte costituzionale ha stabilito che alcune sezioni dell’articolo 7 del regio decreto 463/2020 costituivano una sospensione ingiustificata del diritto fondamentale alla libertà di circolazione. Secondo i giudici, restrizioni di tale portata avrebbero potuto essere imposte solo in stato di emergenza e non in stato di allarme.

Poiché la sentenza si applica retroattivamente, tutti gli atti amministrativi basati sulle disposizioni dichiarate incostituzionali devono essere considerati “invalidi fin dall’origine”. Ciò riguarda in particolare i casi non ancora passati in giudicato.

Oneri enormi per l’amministrazione e i tribunali

L’annullamento di decine di migliaia di multe rappresenta un’enorme sfida amministrativa per le autorità spagnole. Numerosi cittadini hanno presentato richieste di rimborso, ma i processi procedono lentamente e in modo disomogeneo, a seconda della regione.

A complicare ulteriormente le cose, molte multe sono state pagate immediatamente nell’ambito del sistema di pagamento rapido. Altri casi sono in appello o già chiusi, rendendo complesso il processo di inversione.

I giudici avevano già annullato le multe nel 2020

Già nel 2020, alcuni tribunali avevano annullato le multe iniziali perché prive di un’adeguata base legale. La cosiddetta “Ley Mordaza” (legge bavaglio) è stata particolarmente criticata in quanto base impropria per le sanzioni di Corona.

Oggi, la decisione della Corte Costituzionale conferma questa prospettiva: l’intero apparato penale del primo stato di allarme poggia su un terreno traballante e potrebbe trasformarsi in una delle più ampie correzioni legali della storia recente della Spagna.

Prospettive: una sfida legale e politica

Le 92.278 multe annullate finora sono solo la punta dell’iceberg. Mentre i cittadini continuano a valutare le loro richieste, le istituzioni devono ora garantire la legittima restituzione.

Gli esperti legali prevedono che il numero finale di annullamenti aumenterà in modo significativo nei prossimi mesi, potendo superare il milione di casi. Ciò pone la Spagna di fronte a una resa dei conti legale senza precedenti nell’era della pandemia.

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